GiapponeStoria dell'Arte

L’ARTE DEL “BUDDHISMO ESOTERICO” – L’antico periodo Heian (794-894) –

Mandala Taizokai. Colore su seta. Seconda metà del IX secolo, primo periodo Heian. Kyoto, Kyoogokokuji (強固告示)

Dalla religione buddhista il popolo giapponese trasse immensi benefici. Essa non aprì solo una nuova strada verso la salvezza spirituale, ma fu anche strumento di trasformazione culturale. La setta buddhista di Nara crebbe in ricchezza e potere grazie al possesso di estesi territori donati a lei dalla corte e dalla nobiltà. Con il dominio religioso sulla popolazione laica e la ricchezza acquisita, il clero cominciò a esercitare una profonda influenza in campo profano e assunse un ruolo più aggressivo negli affari nazionali.

A Heiankyo (平安京), la corte godette sino al 1185 di un lungo periodo di pace; questo periodo viene suddiviso in Heian antico (dal 794 a tutto il IX secolo), e Heian tardo (detto anche periodo Fujiwara, 藤原時代, dal X secolo al 1185). Tuttavia, nell’antico periodo Heian, la costruzione di templi in grande scala era proibita perché l’imperatore Kammu era solito mantenersi libero da influenze clericali. Le uniche eccezioni del suo decreto erano il Saiji e il Toji (催事-東寺)eretti all’estremità meridionale della città per “custodirla”.

MIKKYO (密教)

Buddhismo esoterico

Un’atmosfera opprimente e impenetrabile caratterizza una nuova dottrina religiosa, nota come mikkyo (密教 – o “buddhismo esoterico”). Questa dottrina è la più occulta di tutte le sette buddhiste, ed è chiamata così perché i suoi insegnamenti vengono rivelati solo a coloro che sono iniziati ai suoi numerosi segreti e alla sua elaborata liturgia. Per la dottrina mikkyo era fondamentale la credenza secondo cui l’illuminazione sarebbe raggiungibile sulla terra e il mondo potrebbe essere il vero paradiso del Buddha. La liturgia mikkyo comprende incantesimi fatti di intellegibili formule magiche e la bruciatura di legni su cui sono tracciate delle iscrizioni magiche, con lo scopo di provocare nell’iniziato uno stato di trance. Al contrario della rigida necessità di pratiche e rituali occulti, la dottrina mikkyo attirava i nobili del periodo Heian, poiché aveva qualcosa di arcano della religione indigena e prometteva la felicità su questa terra in termini mondani, come il successo in amore e nella carriera. Il mikkyo e i suoi rituali mistici furono molto propagandati per tutto il paese da gruppi di asceti solo vagamente collegati tra loro, ed erano chiamati shugenja (修験者), che praticavano il severo e rigoroso ascetismo dello shugendo (修験道), che imponeva loro di viaggiare costantemente per le regioni montuose.

Neko

Laureata presso l'Università "Orientale" di Napoli in lingua e letteratura Giapponese e Coreana, nutro da sempre una passione per l'oriente. Mi piacciono gli anime e il disegno

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